Intervista a Davide Jaccod, Presidente di Aosta Iacta Est e coordinatore della manifestazione
Gli eventi, se ben concepiti, possono rivestire un importante ruolo dal punto di vista turistico, non solo per il numero di visitatori che sono in grado di attrarre, ma anche per il contributo che possono dare all’immagine di una località. A seconda del tema della manifestazione, questa può rafforzare un brand già affermato o, in alternativa, favorire un processo di diversificazione volto ad attirare sul territorio nuove tipologie di clientela. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, ne abbiamo voluto parlare con Davide Jaccod, tra gli organizzatori di GiocAosta, la festa del gioco intelligente che si tiene ogni mese di agosto nella città di Aosta. Per tregiorni consecutivi,nella piazza centrale del capoluogo valdostano è possibile divertirsi scegliendo tra un’ampia gamma di attività ludico-ricreative, pensate per tutte le fasce d’età.
L’ultimo appuntamento con GiocAosta è andato in scena dal 19 al 21 agosto, e i primi numeri che giungono dagli organizzatori testimoniano il successo dell’ottava edizione. A confermarlo è lo stesso Jaccod: “siamo molto soddisfatti, da venerdì a domenica l’afflusso è stato continuo; nonostante il brutto tempo di sabato, siamo arrivati ad avere più di 10.000 giocatori, con ben 1.612 ore di gioco solo nell’area di giochi in scatola. I dati testimoniano il trend crescente rispetto all’anno scorso: sono aumentati i prestiti di giochi in scatola del 30%, raggiungendo quota 1.800, e abbiamo registrato un nuovo record di volontari che hanno partecipato all’organizzazione (231). Anche tutti gli eventi collaterali hanno avuto successo, dalla caccia al tesoro notturna che ha registrato 600 adesioni, all’escape room, novità di quest’anno i cui posti disponibili sono già andati esauriti la settimana precedente”.
Una manifestazione particolare quella di GiocAosta, la cui offerta si discosta dai tradizionali eventi organizzati sul territorio valdostano e legati allo sport, all’enogastronomia o all’artigianato.I dati confermano un inequivocabile apprezzamento per un’offerta alternativa, capace di attirare un pubblico variegato. “La forza di GiocAosta sta proprio nella capacità di offrire un momento di giocoa tutte le persone, non solo ai bambini. Lo confermano l’età molto eterogena dei partecipanti, la varietà nella difficoltà dei giochi utilizzati e il fatto che il segmento più rappresentativo è costituito dalle famiglie (56%)”.
C’è da chiedersi, però, se un evento di questo tipo, che si discosta dall’immagine della città e della più ampia regione, giochi anche un qualche ruolo dal punto di vista turistico, oppure se la sua forza attrattiva non si limiti ai soli residenti. Da questo punto di vista, per Jaccod non v’è alcun dubbio “ritengo che GiocAosta abbia acquisito nel tempo una posizione di primo piano all’interno del prodotto turistico della città. Circa il 50% del pubblico proviene da fuori valle, molti dei quali appositamente per la manifestazione (circa un terzo dei turisti presenti). Fin da marzo-aprile riceviamo numerose e-mail da parte di turisti che richiedono informazioni su quando si terrà di preciso l’evento, così da poter prenotare la loro vacanza”.
Un’importante volano turistico dunque, un chiaro esempio di come un evento dal carattere innovativo possa arricchire l’offerta di un territorio, senza snaturarne l’immagine ma offrendo un’alternativa in grado di attrarre un pubblico più vasto. Jaccod e i suoi intendono lavorare ancora in tal senso, perché nonostante il successo dell’ottava edizione vi sono ancora ampi margini di crescita.“ -Come ho fatto a non venire prima?!- una frase che ho sentito ripetere spesso dai molti nuovi partecipanti, che costituiscono circa il 42% dei visitatori. Le prospettive per il futuro sono ottime e per migliorarci intendiamo intercettare sempre più l’interesse già ottimo degli adulti e delle famiglie con adolescenti, mettendo a loro disposizione nuovi spazi e nuovi giochi”.
GiocAosta è un esempio di prodotto capace di essere volano di un turismo che richiama persone appassionate al tema proposto e incuriosite da una nuova idea. Gli eventi di richiamo devono però saper trovare un connubio con il territorio e contestualizzarsi con l’ambiente dove si svolgono. È bene che siano comunicati (attraverso iniziative collaterali) durante tutto l’anno all’interno della destinazione; se questo avviene essi possono rappresentare il filo conduttore per costruire un’identità turistica che tutt’oggi la città di Aosta non ha.